Pratica Collaborativa

L’Avv. Serena Polo è un avvocato formato alla Pratica Collaborativa.

Oltre ad aver conseguito la formazione di base, l’Avv. Polo ha approfondito negli anni la materia, partecipando a numerosi corsi avanzati tenuti da formatori italiani e americani.

Ma cos’è la Pratica Collaborativa?

Vi starete giustamente chiedendo di cosa stiamo parlando. Non ne siamo sorpresi, vista l’assoluta novità nel panorama europeo di questo metodo di risoluzione dei conflitti già in uso da parecchi anni negli Stati Uniti, dove i professionisti collaborativi hanno costituito una vera e propria comunità.

Siamo perfettamente consapevoli che nella separazione e nel divorzio si affrontano questioni estremamente delicate e personali, per le quali non esiste un unico approccio valido per tutti.

La Pratica Collaborativa rappresenta una delle alternative oggi praticabili rispetto al procedimento giudiziale che, con i suoi elevati costi e dispendio di tempo ed energia, nella maggior parte dei casi, non offre una soluzione capace di risolvere i problemi delle persone in modo duraturo.

Ebbene, la Pratica Collaborativa è allo stesso tempo un metodo e un percorso che conduce alla risoluzione stragiudiziale, cioè fuori dalle aule del Tribunale, di un conflitto.

E’ un METODO non contezioso di risoluzione dei conflitti, in particolare in ambito familiare, perché mette al centro le persone e i loro interessi, consentendo di individuare soluzioni aderenti ai bisogni particolari di ogni famiglia e di ogni coppia.

Sarete in ciò affiancati da un team di professionisti appositamente formati, e quindi, oltre al vostro avvocato di fiducia, potrete trovare il supporto di altre figure professionali: dallo psicologo al commercialista, dall’esperto di minori all’esperto di comunicazione.

La Pratica Collaborativa è anche un PERCORSO che permette di affrontare tutti gli aspetti legati alla crisi familiare, non solo quelli legali ed economici, ma anche quelli relazionali – in un clima di fiducia e trasparenza, con il supporto di un team di professionisti altamente qualificati.

Il metodo e il percorso della Pratica Collaborativa vi sosterranno nel progettare un futuro sostenibile per tutta la famiglia e nel raggiungere un accordo duraturo sul piano economico e sulla gestione dei figli e della famiglia.

Il clima in cui vi troverete a rapportarvi con l’altra parte sarà un clima di confronto positivo, strategicamente orientato a non avere un vincitore e un vinto ma due soggetti che hanno entrambi soddisfatto con successo i propri interessi.

La Pratica Collaborativa porta quindi le parti e gli avvocati a cambiare il proprio paradigma ed il modo con cui tradizionalmente viene affrontata la crisi familiare.

Per spiegarci meglio ci sembra molto utile elencarvi cosa NON FANNO gli Avvocati Collaborativi:

Non deleghiamo ad un giudice le decisioni sulla separazione

Non alimentiamo i conflitti familiari

Non diamo spazio a richieste di ritorsioni e vendette contro il vostro partner

Non strumentalizziamo i vostri figli

Non negoziamo in modo sleale e poco trasparente

Non imponiamo soluzioni prestabilite

Ecco perché noi Professionisti Collaborativi siamo profondamente convinti che:

LITIGARE BENE SI PUO’!

Riassumiamo il tutto con la risposta ai più importanti quesiti posti dai clienti a cui viene presentato il metodo Collaborativo

Perché scegliere la Pratica Collaborativa?

Perché la Pratica Collaborativa è un percorso che permette di raggiungere rapidamente e a costi contenuti una soluzione efficace e duratura, mantenendo come priorità il futuro dei figli e l’esigenza del cliente di vedere al di là della fine del rapporto di coppia, proiettandosi sulla vita futura che immagina per sé.

 

Cosa mi devo aspettare dal percorso collaborativo?

Il percorso intrapreso da coloro che scelgono la pratica collaborativa è caratterizzato da un clima di cooperazione, fiducia e trasparenza che riduce la tensione emotiva delle parti e minimizza le ostilità.

 

Quali sono i tempi per raggiungere un accordo tramite la Pratica Collaborativa?

Ciascuna parte è assistita dal proprio legale specializzato nella pratica collaborativa e, nel caso vi fosse la necessità, da altri professionisti (commercialisti, psicologi, esperti dell’età evolutiva, facilitatori della comunicazione, ecc…) che, in maniera neutrale, si concentreranno nella ricerca di soluzioni condivise senza che i clienti percepiscano pressioni o condizionamenti connessi alla minaccia del ricorso al Tribunale, riducendo così i tempi per la definizione di accordi e la risoluzione dei conflitti familiari.

 

Quali sono i costi della Pratica Collaborativa?

I costi che le parti dovranno affrontare, qualora scelgano di procedere con la Pratica Collaborativa, saranno sicuramente inferiori rispetto a quelli relativi ad un procedimento giudiziale, che prevede elevate spese connesse alle varie fasi processuali e alle eventuali consulenze tecniche.